Vizi Refrazione
Immaginiamo l’occhio umano come una macchina fotografica.
La cornea e il cristallino sono lenti naturali tra le quali si trova l’iride, colorata diversamente a seconda del soggetto.
Al centro dell’iride la pupilla, il nostro diaframma, si stringe e si dilata a seconda dell’intensità luminosa ambientale.
La funzione del cristallino è quella di far convergere i raggi luminosi sulla retina, una sottile membrana posta nella parte posteriore dell’occhio: si generano così gli stimoli visivi che, trasformati in impulsi elettrici, raggiungono il cervello attraverso il nervo ottico.
Per refrazione si intende il modo in cui i raggi luminosi vanno a fuoco sulla retina; in presenza di un difetto di refrazione, la messa a fuoco dell’occhio è imperfetta e le immagini appaiono sfuocate o distorte.
MIOPIA
La miopia è un vizio di refrazione a causa del quale i raggi luminosi vengono messi a fuoco davanti alla retina. La visione risulta pertanto sfocata a distanza e più nitida da vicino.
“Miopia” deriva da una parola greca che significa “occhio socchiuso”, in quanto il soggetto miope tende a strizzare gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco le immagini sulla retina.
Le cause
Numerose ne sono le cause, sicuramente sono molto rilevanti i fattori ambientali, i fattori ereditari e quelli costituzionali.
Infatti questo difetto visivo si rileva spesso e con caratteristiche analoghe tra i componenti di una stessa famiglia.
Negli ultimi anni è stato ipotizzato un nesso fra il prolungato lavoro al videoterminale e l’aumento della miopia in età adolescenziale ed anche nell’età adulta.
Dal punto di vista anatomico le cause principali della miopia possono essere:
1) una eccessiva lunghezza del bulbo oculare (miopia assiale, la più comune)
2) una eccessiva curvatura della cornea o del cristallino
3) un accresciuto potere refrattivo del cristallino
Tipi di miopia
In Italia circa il 25% della popolazione è affetto da miopia, questo difetto di refrazione di norma insorge in età scolare e, poiché è dovuto alla dimensione del bulbo, tende ad aumentare durante la crescita.
In base al numero di diottrie la miopia viene considerata:
* lieve (fino a 4 diottrie)
* media (fino a 9 diottrie)
* elevata (oltre le 9 diottrie)
In una percentuale fortunatamente limitata di casi questo difetto visivo si presenta nella forma di miopia degenerativa, che insorge intorno ai 2-3 anni di età e si aggrava durante la crescita. In seguito ad un processo di degenerazione della retina i valori del visus possono anche raggiungere -30 diottrie.
Correzione
La miopia in genere viene corretta mediante l’uso di lenti concave negative, che riportano il punto di fuoco sulla retina. Le lenti possono essere a contatto oppure montate su occhiali. La correzione della miopia può essere effettuata anche con tecniche chirurgiche (solitamente tramite laser) che modificano la curvatura della cornea, diminuendone il potere di refrazione e compensando la miopia.
Si possono altresì impiantare chirurgicamente delle lenti fachiche (lenti intraoculari correttive, che prevedano il mantenimento del cristallino naturale) oppure, nel caso di intervento di cataratta, sostituire il cristallino naturale con una lente intraoculare (IOL) graduata.
IPERMETROPIA
L’ipermetropia è un vizio di refrazione a causa del quale i raggi luminosi vengono messi a fuoco dietro la retina, in quanto il bulbo oculare è più corto del normale; è molto frequente nei bambini.
In teoria gli ipermetropi dovrebbero vedere male sia da lontano che da vicino, ma il cristallino, con uno sforzo più o meno notevole di “accomodazione”, spesso riesce a compensare questo difetto, riportando l’immagine nella regione centrale della retina.
Il soggetto ipermetrope, quindi, può essere asintomatico, ma in genere tende a stancarsi soprattutto nella visione da vicino.
La visita oculistica è in questo caso molto importante per una corretta diagnosi ed opportuna correzione.
Sintomi
Nel caso di ipermetropie medio-basse e quando si è molto giovani, grazie alla capacità accomodativa del cristallino, il soggetto ipermetrope può non avere alcun problema visivo e, quindi, non fare uso di alcun tipo di correzione.
Tuttavia nel caso di ipermetropie elevate con il passare degli anni (quando il cristallino perde progressivamente la sua capacità di accomodazione) possono comparire mal di testa frequenti e sintomi di affaticamento visivo, soprattutto durante la lettura.
Se l’ipermetropia elevata insorge nel periodo della crescita e non è opportunamente corretta, può diventare causa di ambliopia (occhio pigro) con una tendenza allo strabismo.
Correzione
La correzione dell’ipermetropia in genere è effettuata con ausili ottici (occhiali o lenti a contatto). Oggi si può ricorrere anche a tecniche chirurgiche che modificano la curvatura della cornea. Nel caso di intervento di cataratta si può anche procedere alla sostituzione del cristallino naturale con una lente intraoculare graduata.
ASTIGMATISMO
L’astigmatismo è un vizio di refrazione dovuto ad un’anomala curvatura della cornea, che invece di essere sferica presenta una forma oblunga o ovale.
Il risultato sul piano visivo è che i raggi di luce saranno messi a fuoco in due punti dell’occhio, anziché in uno soltanto: in pratica, l’immagine si forma contemporaneamente davanti e dietro la retina e la visione appare più o meno annebbiata.
I tipi di astigmatismo
L’astigmatismo può essere classificato a seconda della posizione dei due fuochi rispetto alla retina in:
* astigmatismo semplice
* astigmatismo miopico semplice
* astigmatismo ipermetropico semplice
* astigmatismo composto (in cui l’astigmatismo è associato a miopia o ipermetropia)
* astigmatismo misto, in cui una linea focale è miope e l’altra ipermetrope
Cause
L’astigmatismo più comune è dovuto ad un’anomala curvatura della cornea (astigmatismo corneale), ma esiste anche un astigmatismo interno o lenticolare, che è invece provocato da alterazioni di strutture interne, soprattutto del cristallino.
Un certo grado di astigmatismo corneale è fisiologico (mediamente 0.50D) ed è compensato in modo naturale dai mezzi diottrici interni all’occhio.
L’astigmatismo di grado elevato è generalmente congenito e può subire lievi variazioni nel corso della vita. L’astigmatismo irregolare può essere causato da alterazioni della cornea in seguito a traumi, lesioni e infezioni o può essere dovuto a un cheratocono.
Sintomi e diagnosi
Nel caso di astigmatismi lievi si avranno disturbi visivi limitati spesso al solo affaticamento visivo, ma nel caso di astigmatismi elevati si determineranno gravi difficoltà visive dovute al continuo cambio di messa a fuoco nel tentativo di ottenere un’immagine nitida.
I sintomi possono essere:
* dolore ai bulbi oculari e sull’arcata ciliare
* mal di testa, bruciore agli occhi
* lacrimazione eccessiva.
Si tratta di disturbi che si manifestano prevalentemente dopo un prolungato sforzo da vicino (ad esempio: lettura ed uso del video).
Molto spesso il soggetto astigmatico non si rende conto di avere un disturbo visivo e, poiché questo difetto può insorgere nei primi anni di vita e può influenzare un corretto sviluppo della visione è di grande importanza sottoporre i bambini ad un corretto esame della vista per escluderne la presenza.
Numerosi test oculistici sono utili per diagnosticare l’astigmatismo:
* la tabella di Snellen (utilizzata per quantificare l’acutezza visiva)
* il cheratometro (misura la curvatura della cornea)
* la topografia corneale (fornisce una mappatura punto per punto della curvatura della cornea)
* il test soggettivo della refrazione (permette di ottenere la corretta misura dell’astigmatismo).
La correzione
L’astigmatismo, che può essere associato a miopia, ipermetropia e presbiopia, è corretto mediante l’utilizzo di occhiali (con lenti cilindriche o toriche) e lenti a contatto gas-permeabili o morbide.
Queste ultime in genere permettono di ottenere una qualità della visione migliore rispetto agli occhiali.
L’astigmatismo può essere corretto anche tramite la chirurgia refrattiva.
Importante: nel caso di pazienti con astigmatismo elevato non correggibile con occhiali, deve essere esclusa la presenza del cheratocono.
PRESBIOPIA
La presbiopia è un disturbo della vista determinato dalla graduale perdita della capacità di mettere a fuoco le immagini da vicino, si tratta di un fenomeno assolutamente naturale e fisiologico che interessa tutti gli esseri umani dopo i 40-45 anni di età.
Cause
Le cause principali della presbiopia sono la progressiva diminuzione di plasticità del cristallino e la ridotta capacità funzionale del muscolo ciliare.
Sintomi
All’inizio il soggetto presbite avvertirà un senso di appannamento e di stanchezza visiva, specialmente nelle ore serali e in condizioni di scarsa illuminazione ovvero durante la lettura o in altre attività che impegnano la visione da vicino.
Con il progredire della presbiopia il paziente tenderà ad allontanare sempre di più il libro o il giornale che intende leggere per cercare di metterlo a fuoco, fino a quando non sarà più sufficiente la lunghezza dell’intero braccio per compensare il deficit visivo.
Nei miopi la presbiopia insorge più tardi o, almeno apparentemente non insorge affatto, in quanto il soggetto miope molto spesso si abitua a togliersi gli occhiali che usa per vedere da lontano.
Negli ipermetropi, invece, il processo inizia prima e ha una evoluzione più rapida, dal momento che la presbiopia si somma al vizio refrattivo di base.
La presbiopia è un processo attualmente inarrestabile, che progredisce dai 40 fino ai 60-65 anni.
Correzione
La presbiopia viene corretta con l’uso di occhiali di vario tipo:
1) lenti monofocali, con cui il paziente può vedere bene da vicino
2) lenti bifocali, che permettono una visione corretta da lontano e a una sola distanza ravvicinata
3) lenti multifocali o progressive, che consentono di vedere bene a più distanze
È molto importante, tuttavia, che chi le utilizza venga informato della difficoltà d’impiego che queste lenti comportano e che la qualità della visione attualmente non è la stessa ottenuta con gli occhiali.
Tutti i tipi di lenti per la presbiopia devono essere ricontrollati spesso ed eventualmente sostituiti per garantire una correzione ottimale quando il deficit visivo progredisce.
Una nuova frontiera nella correzione della presbiopia è rappresentata dalla chirurgia refrattiva e da tecniche di chirurgia della cataratta, in cui lenti intraoculari (IOL) accomodative o multifocali vengono inserite al posto del cristallino naturale; tuttavia non tutti i pazienti sono idonei per questo particolare tipo di lenti da impiantare ed una attenta valutazione pre-chirurgica deve essere sempre eseguita.